Alluvione in Emilia Romagna: Faenza, la parrocchia di Sant’Antonino si mobilita. Il parroco, “vicini alle persone”

Continua l’emergenza causata dalla violenta ondata di maltempo che ha colpito l’Emilia Romagna. Nel Faentino, Traversara resta zona rossa e quindi inaccessibile anche al vescovo Mario Toso che – informano dalla diocesi – non può per ora entrarvi per incontrare il parroco don Giovanni Samorì e vedere i danni arrecati alla popolazione, alla chiesa e alla canonica, ove il parroco vive ora al secondo piano.
Come avvenne già a maggio 2023 – sottolinea il settimanale diocesano “Il Piccolo” – anche le parrocchie si sono subito mobilitate a fianco degli alluvionati. Tra queste Sant’Antonino, in Borgo, punto di riferimento per i residenti in quella che a Faenza è la zona più colpita. I cittadini qui hanno subito ben tre alluvioni in 16 mesi. “Abbiamo visto le persone molto provate per questa ennesima alluvione. C’è tanta amarezza nei loro volti – racconta il parroco, don Massimo Geminiani –. Rimane la paura per chi è riuscito a sfollare durante la notte mentre l’acqua saliva, ma ancora di più è la disperazione nel dover affrontare questa terza alluvione. Qualcuno dei nostri parrocchiani era appena rientrato in casa, altri avevano quasi terminato lavori di ripristino nelle proprie abitazioni dopo mesi difficili”. La chiesa di Sant’Antonino non è stata danneggiata, ma il centro diurno Cimatti per anziani – gestito dalla cooperativa L’Alveare e di cui la parrocchia è proprietaria –, ha subito una nuova alluvione dopo quella dello scorso anno. Avrebbe dovuto riaprire a giorni. Ora si ripartirà quasi da zero. “Al piano terra abbiamo avuto mezzo metro d’acqua – conferma il parroco –. E negli interrati sono state danneggiate le caldaie nuove, il quadro elettrico, l’ascensore. Ipotizziamo danni ingenti”.
Anche in questa situazione si è dimostrato che di fronte alle difficoltà, la solidarietà si mobilita. Nella giornata di ieri “come parrocchia abbiamo preparato e distribuito una ventina di pasti alle famiglie alluvionate con la Caritas – spiega don Geminiani – in collaborazione con La Piccola Betlemme”. A partire da oggi e nei prossimi giorni “con i rioni avremo un punto di distribuzione pasti in collaborazione con il Comune che ci fornirà il cibo attraverso il Conad. Tra volontari e alluvionati cercheremo di mettere in tavola una cinquantina di persone. I punti saranno due, sia il rione Borgo Durbecco che noi in parrocchia. Sia a pranzo che a cena”.

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