Ucraina: Rapporto Onu, attacchi a infrastrutture elettriche avranno “conseguenze devastanti con l’avvicinarsi dell’inverno”

I ripetuti attacchi su larga scala da parte delle forze armate russe che da marzo ad oggi hanno preso di mira le infrastrutture elettriche dell’Ucraina, hanno inflitto danni e difficoltà ingenti alla popolazione civile del paese, con conseguenze potenzialmente devastanti con l’avvicinarsi dell’inverno. E’ l’allarme contenuto in un Rapporto pubblicato oggi dalla Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite (Hrmmu).  Il rapporto, basato su visite in loco e interviste con esperti, rappresentanti di aziende energetiche, residenti locali e funzionari governativi, descrive l’impatto di vasta portata che questi attacchi hanno e avranno sulla popolazione, soprattutto nei mesi invernali.

Dal Rapporto emerge che tra il 22 marzo e il 31 agosto 2024, le forze armate russe hanno lanciato 9 ondate di attacchi coordinati contro le infrastrutture elettriche in Ucraina, colpendo strutture in 20 delle 24 regioni ucraine, tra cui Kiev. Sono rimasti “gravemente” danneggiati le principali strutture di produzione di energia elettrica, come centrali termiche, idroelettriche e solari. Sono stati distrutti circa 9 gigawatt di capacità di produzione di energia elettrica, equivalenti alla metà di ciò di cui l’Ucraina ha bisogno durante i mesi invernali. A giugno, il 73% delle unità di produzione di energia termica del paese era stato reso inoperativo. Mentre gli attacchi durante l’inverno 2022-2023 hanno preso di mira principalmente le strutture di trasmissione dell’elettricità, gli attacchi da marzo hanno preso di mira in misura molto maggiore le strutture di produzione di energia elettrica con conseguenze devastanti perchè compromettono la distribuzione idrica, i sistemi fognari e igienico-sanitari, il riscaldamento e l’acqua calda, la sanità pubblica, l’istruzione e l’economia. A risentirne di più sono, come sempre, le persone più vulnerabili come gli anziani, i disabili, gli sfollati interni e le famiglie a basso reddito.

“L’elettricità è la spina dorsale della vita in Ucraina”, afferma Danielle Bell, responsabile della Missione delle Nazioni Unite. Dal riscaldamento delle case e alla garanzia di acqua pulita, dall’istruzione online al funzionamento dei servizi sanitari: “la distruzione delle infrastrutture elettriche colpisce quasi ogni aspetto della vita quotidiana”. “Milioni sono i civili colpiti”. Già questa estate, gli attacchi hanno causato interruzioni di corrente a rotazione in tutto il paese, con alcune città che hanno subito blackout per 12 ore o più al giorno durante l’ondata di calore. Ma il rapporto Onu avverte che gli effetti degli attacchi diventeranno ancora più gravi in ​​inverno, quando le temperature scenderanno. Gli esperti prevedono interruzioni di corrente invernali tra le 4 e le 18 ore al giorno impattando sulla vita di almeno il 70% della popolazione che vive in aree urbane. “Quando va via la corrente, spiega Bell, il riscaldamento e la luce si spengono, le comunicazioni telefoniche e Internet spesso scompaiono. E quando gli ascensori smettono di funzionare, le persone con difficoltà motorie negli edifici alti rimangono di fatto intrappolate nelle loro case”. A causa inoltre della guerra, quasi un milione di bambini fa affidamento all’istruzione online e le interruzioni di corrente ostacolano gravemente l’accesso dei bambini alle lezioni online, “isolandoli ulteriormente dai loro coetanei e insegnanti e peggiorando l’impatto psicologico della guerra”. L’Onu torna quindi a chiedere alla Federazione Russa di cassare “immediatamente tutti gli attacchi alle infrastrutture energetiche dell’Ucraina” e alla comunità internazionale di dare priorità alla riparazione e ripristino dei suoi sistemi energetici.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia