Infanzia e adolescenza: Fazzi (Sinpia), “per disturbi neurosviluppo serve approccio multidisciplinare e integrazione bambino-ospedale-territorio”

Proseguono fino a domani a Verona i lavori del 30° Congresso nazionale Sinpia (Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza). I disturbi del neurosviluppo al centro del dibattito tra sessioni scientifiche, tavole rotonde e simposi tematici: dalla dipendenza da smartphone nei bambini in età prescolare ai sintomi depressivi, al cyberbullismo e uso dei social media negli adolescenti, agli effetti della musica e dell’ambiente nel neonato prematuro, le nuove frontiere nell’intelligenza artificiale in neuropsichiatria infantile, la transizione dall’età evolutiva alla maggiore età e le disforie di genere, solo per citare alcuni dei principali focus.
“La maggior comprensione della complessità dei disturbi del neurosviluppo e dei significativi progressi sul piano del loro trattamento e presa in carico – evidenzia Elisa Fazzi, neo rieletta presidente Sinpia per il prossimo triennio 2024-2027.e direttore della Uo Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza Asst Spedali Civili e Università di Brescia – richiedono una visione multidimensionale, multidisciplinare, in grado di andare oltre il loro inquadramento in rigide categorie diagnostiche”. “Solo un approccio multidisciplinare integrato sul piano della ricerca, della terapia e della presa in carico può garantire un reale supporto all’insieme dei soggetti con disturbo del neurosviluppo”. Di qui la necessità di “competenze neurologiche, neuropsicologiche, psichiatriche, riabilitative” e di “integrazione vera, personalizzata del bambino e dell’adolescente tra ospedale, territorio e servizi di riabilitazione”.

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