Donne e regia, per l’equità di genere serviranno ancora 20 anni, anche se sono già le più brave. È la fotografia scattata dal quarto Rapporto Gender Balance in Italian Film Crews realizzato dall’Almed dell’Università Cattolica per il Ministero della Cultura-Direzione generale Cinema e Audiovisivo che verrà presentato domani, 3 settembre, alla Biennale del Cinema di Venezia nello spazio incontri dell’Hotel Excelsior. L’incremento del numero di registe in attività – uno dei dati del rapporto – ha fatto crescere anche la quota delle produzioni italiane dirette da donne o da team a prevalenza femminile: 19% nel 2023, + 3 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Il 2023 è stato anche caratterizzato dal netto superamento della percentuale di film a direzione femminile distribuiti in sala: il 76% rispetto al 69% di quelli a direzione maschile. Anche la media del box office è significativamente cresciuta, come conseguenza del successo del film di Cortellesi: 683.325 euro rispetto ai 247.257 euro in media dei film a direzione maschile. Da segnalare anche che nel 2023 le opere a direzione femminile rispetto a quelle a direzione maschile hanno ricevuto più nomination (38% rispetto al 28%) e si sono aggiudicate più premi (21% rispetto al 16%).