Società: mons. Sigalini (Cop), “i giovani sperano che nei comportamenti sessuali si possa trovare risposta alla solitudine”

“Oggi la novità senza precedenti è che l’erotismo reclama la sua assoluta indipendenza dal sesso e dall’amore, dalla funzione riproduttiva e dal significato della decisione in cui si colloca. È unica e sufficiente ragione e scopo di se stesso”. Così mons. Domenico Sigalini, presidente del Centro di orientamento pastorale (Cop), nella newsletter. “La libertà di cercare il piacere sessuale fine a se stesso, senza condizioni, senza legami o briglie, libero di contrarre e sciogliere qualsiasi rapporto di convenienza, è assurta a livello di norma culturale – osserva -. A questo punto, interviene il livello commerciale a fare la sua parte, ma lo scardinamento è avvenuto prima”.
Nelle parole del vescovo la consapevolezza che “non è sufficiente scagliarsi contro l’uso commerciale dell’erotismo”. “Esso ha fatto e fa fortuna perché ha sfruttato senza scrupoli risorse già disponibili. È nella cultura dei significati e della loro unità dove dovrà essere riportata la corretta composizione della sfera sessuale della vita”. Il presule poi ribadisce che “nel campo della affettività i giovani oggi vivono una sessualità senza tabù, ma con molte paure”. “Il giovane spera ancora che nei suoi comportamenti sessuali, che a noi sembrano senza regola, si possa trovare risposta alla solitudine, alla voglia di amare, alla sete di compagnia, di dialogo. Si assiste oggi a uno spostamento dal genitale all’affettivo. È la necessità di affetto, di sentirsi di qualcuno, di avere una compagnia per affrontare la vita, di sentirsi accolto, coccolato, amato”.

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