Papa Francesco: Angelus, “non si fermino i negoziati, si rilascino gli ostaggi, si soccorra la popolazione a Gaza”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Sempre sono vicino al martoriato popolo ucraino, duramente colpito da attacchi contro le infrastrutture energetiche”. Lo ha assicurato ancora una volta il Papa, al termine dell’Angelus di ieri. “Oltre a causare morti e feriti, essi hanno lasciato più di un milione di persone senza elettricità e acqua”, ha proseguito: “Ricordiamoci che la voce degli innocenti trova sempre ascolto presso Dio, che non rimane indifferente alla loro sofferenza!”. “Ancora una volta rivolgo con preoccupazione il mio pensiero al conflitto in Palestina e Israele, che rischia di allargarsi ad altre città palestinesi”, l’altro conflitto menzionato da Francesco, che ha lanciato un ennesimo appello “affinché non si fermino i negoziati e si cessi subito il fuoco, si rilascino gli ostaggi, si soccorra la popolazione a Gaza, dove si stanno anche diffondendo tante malattie, inclusa la poliomielite. Sia pace in Terra Santa, sia pace in Gerusalemme! La Città Santa sia luogo d’incontro dove i cristiani, gli ebrei e i musulmani si sentano rispettati e accolti, e nessuno metta in discussione lo status quo nei rispettivi luoghi santi”.

 

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