Continua la visita ufficiale del card. Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano in Serbia. Dopo aver visitato la cattedrale ortodossa di “San Sava” a Belgrado, il porporato si è recato nella diocesi cattolica di Srjem, a Petrovaradin, per presiedere un incontro con i cattolici locali nel santuario diocesano della “Vergine della neve di Tekija”. L’evento si è svolto in occasione del 325° anniversario della pace di Karlowitz, firmata nel 1699 dai rappresentanti della Lega santa (Impero ausburgico, Repubblica di Venezia, Russia) e l’Impero ottomano a Sremski Karlovci, città vicina a Petrovaradin. Nella sua omelia il cardinale Parolin ha sottolineato che “il santuario non solo ricorda un evento storico ma si è trasformato in uno spazio sacro”, “fonte di speranza e di fede per il popolo di Srijem”. Ed ha aggiunto: “Proprio come Maria era con l’esercito cristiano a Petrovaradin, oggi lei è con ciascuno di noi nelle nostre lotte personali”. “Come vediamo nell’immagine miracolosa che qui veneriamo – ha chiosato – la Vergine ci conduce a suo Figlio per toccare le nostre ferite e guarirle con la sua grazia”. Il Segretario di Stato vaticano ha incoraggiato i fedeli ad essere costruttori di pace perché Maria è anche Regina della pace”. Ha rilevato che “il santuario della Vergine della neve di Tekija, ha dato pace, speranza e risposte esaurienti a molte preghiere”. Il cardinale Parolin ha assicurato che “Papa Francesco si unisce ai fedeli locali nella loro preghiera e li porta con amore nel suo cuore”.
Al termine della celebrazione il vescovo locale di Srijem, mons. Fabijan Svalina, ha espresso la gioia di poter accogliere per la prima volta nella storia il più stretto collaboratore di Papa Francesco. “Tante preghiere pronunciate davanti a questa cara immagine miracolosa della Vergine della neve di Tekija, si uniscono oggi nella nostra comune preghiera per la pace”, ha detto. Il presule ha ricordato che “spesso sentiamo il bisogno e la forza della pace solo quando la perdiamo e perciò è importante ritornare al Creatore della pace, a Colui che vuole e può donarci la vera pace”.