“Un effetto immediato attorno ai fenomeni di Medjugorje è stato il grande e crescente numero di devoti in tutto il mondo e le numerose persone che vi si recano in pellegrinaggio dalle più variegate provenienze”. È quanto si legge nella nota “La Regina della pace”, diffusa oggi dal Dicastero per la dottrina della fede, in cui si elencano in “frutti positivi” di tale esperienza spirituale, di cui si autorizza la pratica ma senza pronunciarsi sulla soprannaturalità. “Le abbondanti conversioni, il frequente ritorno alla pratica sacramentale (Eucarestia e riconciliazione), le numerose vocazioni alla vita presbiterale, religiosa e matrimoniale, l’approfondimento della vita di fede, una più intensa pratica della preghiera, molte riconciliazioni tra coniugi e il rinnovamento della vita matrimoniale e familiare”, l’elenco nel testo, in cui si precisa che “tali esperienze avvengono soprattutto nel contesto del pellegrinaggio ai luoghi degli eventi originari piuttosto che durante gli incontri con i ‘veggenti’ per presenziare alle presunte apparizioni”. L’intensa pastorale quotidiana nella parrocchia di Medjugorje è aumentata a causa del “fenomeno Medjugorje”, si osserva inoltre nella nota: “A differenza di altri luoghi di culto, legati a delle apparizioni, sembra che a Medjugorje le persone si rechino soprattutto per rinnovare la propria fede piuttosto che in ragione di precise richieste concrete; è registrata persino la presenza di gruppi di cristiani ortodossi e di musulmani”. Senza contare che molti fedeli hanno scoperto la loro vocazione al sacerdozio o alla vita consacrata proprio nel contesto del “fenomeno Medjugorje”. “Non mancano tante vere conversioni di persone lontane da Dio e dalla Chiesa, le quali sono passate da una vita segnata dal peccato a cambiamenti esistenziali radicali orientati al Vangelo”, si legge ancora nel testo: “Si riportano pure numerosissime guarigioni. Tanti altri hanno scoperto la bellezza di essere cristiani. Per molti, Medjugorje è diventato un luogo scelto da Dio per rinnovare la loro fede: c’è, quindi, chi vive questo luogo come un nuovo punto di partenza per il suo cammino spirituale. In alcuni casi, molti hanno potuto superare le proprie crisi spirituali grazie all’esperienza di Medjugorje. Sono sorte anche opere di carità legate a diverse comunità e associazioni, in particolare quelle che si occupano di orfani, tossicodipendenti, alcolisti, ragazzi con diverse problematiche, disabili.