“Non descriviamola come un inevitabile declino ma come un riproporsi dell’occasione. C’è una gioia, c’è un compimento del desiderio di essere felici che si realizza nella fede, nel credere, oggi, nell’adempimento della Parola del Signore. Come hanno creduto i suoi discepoli. Ecco, se uno dovesse dire ‘come sono cambiato in questi anni di ministero’, io credo sarebbe bello che ciascuno di noi potesse dire: ‘sono felice perché ho creduto’”. Lo ha detto questa mattina l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, presidente della Conferenza episcopale lombarda davanti a 130 sacerdoti, diaconi, anziani e ammalati, convenuti da tutta la regione al santuario di Caravaggio per la giornata con i vescovi lombardi nel decimo incontro promosso dall’Unitalsi Lombarda e dalla fondazione Opera Aiuto Fraterno. All’inizio della celebrazione il saluto del vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, nella cui diocesi si trova il Santuario che “vi ha visto pellegrini tante volte, con le vostre comunità, magari con i ragazzi e le famiglie… stavolta vi vede protagonisti di un gesto di delicatezza, con cui le Chiese lombarde vogliono dirvi: grazie, coraggio, avanti!”. Dopo la messa, la festa è proseguita con il pranzo nel refettorio del Centro di spiritualità. “Abbiamo accolto e servito a tavola 220 persone, fra cui 130 sacerdoti diaconi, e qualche vescovo”, dice Luciano Pivetti, presidente dell’Unitalsi lombarda: “una settantina nostri volontari impegnati nel servizio, fin dall’alba provenienti dalle varie sottosezioni. Questa è un’occasione di amicizia, condivisione e spiritualità che offriamo ai nostri sacerdoti per ringraziarli di tutto il bene che hanno dato alle nostre comunità e alle nostre famiglie”.