San Francesco: card. Lojudice (Siena), “le stimmate sono simbolo delle difficoltà dell’uomo”

Le stimmate sono “simbolo delle difficoltà dell’uomo”, che nel caso di san Francesco “sono proprio una sofferenza che segna una liberazione”. Così il card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena e vescovo di Montepulciano, e presidente della Conferenza episcopale toscana, nell’omelia della messa celebrata al santuario de La Verna per la chiusura dell’ottocentenario delle stimmate del santo di Assisi.
Il card. Lojudice, accanto al quale hanno celebrato molti vescovi toscani, saliti fino al monte Santo per quest’occasione – l’arcivescovo emerito di Firenze, il card. Giuseppe Betori, e il vescovo di Arezzo, mons. Andrea Migliavacca, erano i concelebranti – ha messo in evidenza come Francesco fu “il primo cristiano nella storia della Chiesa a essere segnato da quelle impronte della passione del Signore”. Al santuario erano presenti tanti pellegrini, molti i giovani che la notte hanno partecipato alla veglia delle Stimmate. “Quando si accede a un luogo così particolare e significativo – ha spiegato il presidente dei vescovi – si portano dentro di sé tanti desideri, aspirazioni, preghiere e intercessioni da elevare al Signore, magari per qualche situazione particolare. E anche noi vescovi abbiamo voluto condividere questo anniversario delle sacre stigmate e ritrovarci qui, tutti insieme”.

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