Papa Francesco: udienza, “se un cristiano non ha compassione non serve a niente”

In Indonesia “ho visto che la fraternità è il futuro, è la risposta all’anti-civiltà, alle trame diaboliche dell’odio e della guerra. Anche del settarismo”. Così il Papa ha sintetizzato la prima tappa del suo recente viaggio apostolico in Asia e Oceania, di cui nella catechesi dell’udienza di oggi ha ripercorso le tappe. “In Indonesia, i cristiani sono circa il 10%, e i cattolici il 3%”, ha ricordato Francesco: “Ma quella che ho incontrato è una Chiesa vivace, dinamica, capace di vivere e trasmettere il Vangelo in quel Paese che ha una cultura molto nobile, portata ad armonizzare le diversità, e nello stesso tempo conta la più numerosa presenza di musulmani al mondo”. “In quel contesto, ho avuto conferma di come la compassione sia la strada su cui i cristiani possono e devono camminare per testimoniare Cristo Salvatore e nello stesso tempo incontrare le grandi tradizioni religiose e culturali”, ha raccontato il Papa. “Non dimentichiamo le tre caratteristiche del Signore: vicinanza, misericordia e compassione”, ha aggiunto a braccio: “se un cristiano non ha compassione non serve a niente”. “Fede, fraternità, compassione è stato il motto della visita in Indonesia: su queste parole il Vangelo entra ogni giorno, nel concreto, nella vita di quel popolo, accogliendola e donandole la grazia di Gesù morto e risorto. Queste parole sono come un ponte, come il sottopassaggio che collega la Cattedrale di Giacarta alla più grande Moschea dell’Asia”.

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