La Caritas diocesana di Rimini ha diffuso i numeri dei propri servizi e delle attività portate avanti durante il 2023, fotografando ancora una volta una situazione sociale con diverse criticità.
Complessivamente le 46 Caritas riminesi (33 parrocchiali e 13 interparrocchiali, per un totale di 437 volontari) nel 2023 hanno sostenuto 1.861 famiglie e 2.096 minori, con l’aiuto principale e più diffuso che rimane quello del sostegno alimentare, in aumento anche rispetto al 2022: distribuzione di pacchi viveri (da 21.840 a 23.399), consegna di viveri a domicilio per coloro che hanno problemi di salute (da 7.600 a 9.317), consegna di buoni spesa da spendere in supermercati convenzionati (rimasta stabile sui 49.000 euro), pasti pronti (presso le Caritas di Riccione e Cattolica) che hanno raggiunto le 23.740 unità. Altra richiesta molto diffusa è quella del sostegno economico per affitto, utenze o spese per medicinali o mezzi di trasporto: 75.000 euro i contributi complessivi nel 2023. “Essere volontario – è il commento di Mario Galasso, direttore della Caritas riminese – significa mettersi in gioco in prima persona. Siamo sempre alla ricerca di nuove persone, giovani e non, perché il lavoro non manca mai e più si è più si possono trovare soluzioni innovative ed efficaci per accompagnare chi si trova in un periodo di difficoltà”.
A eccezione delle Caritas presenti nel comune di Rimini, che hanno riscontrato un aumento di persone incontrate, tutte le altre hanno rilevato una diminuzione, soprattutto a causa di una presenza minore di persone ucraine, che resta comunque la nazione più incontrata, dopo gli italiani che hanno raggiunto una media del 45%. A seguire Marocco, Albania, Senegal, Romania, Tunisia, Perù, Macedonia, Colombia e Nigeria.