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Romania: Oradea, incontro CCEE dei vescovi orientali d’Europa. Mons. Grušas, “la relazione vescovo-sacerdoti, centrale per il successo del sinodo e per la vita della Chiesa”

Foto Eugen Ivut, Eparchia di Oradea

“La relazione tra un vescovo e i suoi sacerdoti è centrale non solo per il successo del sinodo, ma anche per la vita della Chiesa”. Lo ha affermato mons. Gintaras Grušas, arcivescovo di Vilnius e Presidente del Consiglio delle conferenze episcopali europee (CCEE), nell’apertura dell’Incontro dei vescovi delle chiese orientali d’Europa, ospitato a Oradea, in Romania, dall’Eparchia di Oradea.
All’evento, iniziato il 16 settembre e organizzato dal CCEE, partecipa una sessantina di vescovi da Grecia, Bielorussia, Cipro, Siria, Ucraina, Italia, Francia, Moldova, Lituania, Slovacchia, Polonia e Romania. Con riferimento al tema dell’Incontro, “Il rapporto vescovo e sacerdoti – fraternità e umanità”, mons. Grušas ha fatto notare che la relazione tra le Chiese cattoliche orientali e la Chiesa latina sarà oggetto di approfondimento nella seconda sessione del Sinodo sulla sinodalità. Inoltre, ha definito “una questione cruciale” la relazione tra il clero di rito orientale nella diaspora e il clero di rito latino nelle regioni in cui essi servono. Ricordando le sfide pastorali sorte con la guerra in Ucraina, l’arcivescovo ha fatto l’esempio del beato vescovo Teofilius Matulionis, che ha invitato i sacerdoti a seguire i fedeli anche nella deportazione. Mons. Grušas ha evocato poi l’incontro dei parroci a Roma e ha auspicato che l’Incontro di Oradea, che finisce il 19 settembre, possa contribuire a una più profonda comprensione della relazione vescovo-sacerdoti e dell’impatto che essa ha sul rinnovamento della Chiesa.

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