“Viviamo tempi segnati da situazioni drammatiche, che generano disperazione e impediscono di guardare al futuro con animo sereno: la tragedia della guerra, le ingiustizie sociali, le disuguaglianze, la fame, lo sfruttamento dell’essere umano e del creato”. Lo scrive il Papa, nel messaggio per la Giornata mondiale della Gioventù, che quest’anno si celebra a livello diocesano il 24 novembre prossimo, sul tema: “Quanti sperano nel Signore camminano senza stancarsi (cfr Is 40,31)”. “Spesso a pagare il prezzo più alto siete proprio voi giovani, che avvertite l’incertezza del futuro e non intravedete sbocchi certi per i vostri sogni, rischiando così di vivere senza speranza, prigionieri della noia e della malinconia, talvolta trascinati nell’illusione della trasgressione e di realtà distruttive”, l’analisi di Francesco, che nel messaggio si sofferma su due aspetti del pellegrinaggio, alla vigilia del Giubileo: il camminare e la stanchezza.