“Per conoscere il Signore non basta sapere qualcosa di lui, ma occorre mettersi alla sua sequela, lasciarsi toccare e cambiare dal suo Vangelo”. Lo ha detto il Papa, durante l’Angelus di ieri in piazza San Pietro. “Si tratta cioè di avere con Lui una relazione, un incontro”, ha spiegato: “Io posso conoscere tante cose su Gesù, ma se non l’ho incontrato, ancora non so chi è Gesù. Ci vuole questo incontro che cambia la vita: cambia il modo di essere, cambia il modo di pensare, cambia le relazioni che hai con i fratelli, la disponibilità ad accogliere e a perdonare, cambia le scelte che fai nella vita. Tutto cambia se davvero hai conosciuto Gesù!”. Poi la citazione del teologo e pastore luterano Bonhoeffer, vittima del nazismo, che ha scritto così: “Il problema che non mi lascia mai tranquillo è quello di sapere che cosa sia veramente per noi oggi il cristianesimo o anche chi sia Cristo”. “Purtroppo, tanti non si pongono più questa domanda e restano tranquilli, addormentati, anche lontano da Dio”, il grido d’allarme del Papa, secondo il quale invece “è importante chiederci: io mi lascio scomodare, mi domando chi è Gesù per me e che posto occupa nella mia vita?”.