Tre giorni con i maestri del pensiero per indagare i significati e le sfaccettature di “psiche”. Tutto esaurito al Festival filosofia che dal 13 al 15 settembre ha fatto riflettere Modena, Carpi e Sassuolo e le loro piazze piene di giovani, studenti, stranieri e cittadini di ogni età provenienti da tutta Italia.
“Il cuore pulsante del festival, le lezioni, anche dei relatori al debutto, è stato molto apprezzato, mostrando come ancora una volta il festival è riuscito a intercettare il bisogno di confronto intorno a un tema specifico e attuale”, afferma il sindaco di Modena Massimo Mezzetti, stilando un bilancio dell’evento e annunciando il tema del prossimo anno. “Il prossimo anno saranno le ‘nozze d’argento del festival’: in questi 25 anni l’evento ha svolto una funzione pedagogica, trasmettendo conoscenza. E’ per questo che abbiamo scelto di dedicare la prossima edizione a ‘paideia’, ovvero ai temi della trasmissione del sapere, cruciali nell’epoca in cui viviamo”.
È appunto “paideia” il tema della prossima edizione. Spiega il direttore scientifico Daniele Francesconi: “Celebrandosi il venticinquesimo della manifestazione, sarà occasione anche di riflettere sulla disseminazione generata da questo progetto. Metterà a fuoco l’emergenza della questione del sapere e della formazione nella società della conoscenza, anche in relazione alle politiche scolastiche e della ricerca, nonché all’impatto delle tecnologie nella conservazione, valorizzazione e trasmissione della conoscenza e dei patrimoni. Discuterà le forme comunitarie di apprendimento e diffusione, percorrendo la relazione tra sapere e fare depositata nel lavoro. Si volgerà all’idea di costruzione del sé, in cui si rivela il portato umanistico del ruolo della cultura come curiosità, creatività, gioco, conversazione infinita tra le generazioni”.