L’inizio del nuovo anno scolastico rappresenta “un momento importante, che segna il ritorno alle aule, agli amici, allo studio, e alle sfide che vi attendono. Sia per tutti voi un’occasione di crescita, non solo sul piano culturale, ma anche nelle relazioni umane e spirituali, affinché possiate formare il vostro essere nella sua interezza”. Lo scrive mons. Maurizio Aloise, arcivescovo di Rossano-Cariati, in un messaggio agli studenti, ai dirigenti scolastici, ai Docenti e al personale scolastico all’inizio del nuovo anno che in Calabria inizia oggi. Per il presule la scuola “non è solo un luogo di sapere, ma uno spazio di incontri autentici, di dialogo e di scambio reciproco. Che possiate coltivare queste amicizie con gratitudine, sapendo che saranno il fondamento di una società più unita e solidale. La scuola è anche un luogo di ricerca e di crescita interiore”. È nei banchi di scuola – scrive il presule calabresi – che si “formano i valori di pace, fraternità e giustizia, quelli che renderanno il mondo un posto più umano, più giusto e più sereno”. Da qui l’esortazione agli studenti di mons. Aloise a vivere questo anno scolastico come “un laboratorio di libertà e di verità, in cui imparerete a pensare in modo critico e a sviluppare una coscienza aperta e generosa. Non lasciatevi mai imprigionare da superficialità o comodità. Abbiate il coraggio di affrontare la fatica dello studio, sapendo che ogni sforzo vi conduce a una conoscenza più profonda di voi stessi e del mondo”. Ai dirigenti scolastici, docenti e personale scolastico, “figure fondamentali nel percorso di formazione dei nostri giovani”, va il ringraziamento dell’arcivescovo di Rossano-Cariati per “l’impegno quotidiano che dedicate a questa missione così preziosa. Che possiate essere sempre promotori di un’educazione che non si limiti alla trasmissione di nozioni, ma che sappia ispirare i ragazzi a crescere come persone libere, responsabili e solidali”. E in conclusione l’augurio che “possiate vivere un anno ricco di traguardi, non solo scolastici, ma anche spirituali”.