Diocesi: Assisi e Foligno, consegnato ieri il piano pastorale. Il vescovo Sorrentino, “siamo una comunità cresciuta ma c’è ancora molto da fare”

“Quest’anno sono particolarmente contento che questa comunità insieme con quella di Foligno abbia scritto il cammino pastorale, naturalmente con il mio discernimento e alla fine con la mia accoglienza. Sono orgoglioso di questo. È segno che siamo una comunità cresciuta. Però non sarei veritiero se vi dicessi che questo orgoglio è tale per cui possiamo dire: ‘Allora siamo a posto’. No. Possiamo dire: ‘C’è da fare molto, molto, ma molto’. Non possiamo non assumerci la responsabilità di non diventare discepoli scattanti, non possiamo arrenderci a un cristianesimo che muore”. Lo ha detto mons. Domenico Sorrentino, vescovo delle diocesi di Assisi–Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno,  all’omelia della messa celebrata ieri nella cattedrale di San Rufino in occasione della consegna del programma pastorale intitolato “In cammino con Gesù per una carità nelle case e tra le case”. Gli orientamenti pastorali 2024-2024 sono stati infatti redatti su proposta degli organismi di partecipazione e dell’assemblea interdiocesana del giugno scorso.
Durante la celebrazione c’è stato il rito di ammissione agli ordini sacri del diaconato di Carlo Nannolo della parrocchia di Santa Maria degli Angeli. Prima della celebrazione eucaristica don Giovanni Zampa, vicario episcopale per la pastorale della siocesi di Foligno, ha presentato gli orientamenti pastorali spiegando che alcuni dei temi sui quali è stato posto l’accento nel programma pastorale sono: unità, comunione e comunicazione, necessità di vivere tempi insieme, di ascoltarsi, di formarsi. Il sacerdote ha sottolineato che “quest’anno pastorale sarà straricco di grazia sia perché andiamo incontro ad un duplice Giubileo quello ordinario e quello francescano sia perché ci sarà la canonizzazione del Beato Carlo Acutis. È un anno di particolari benedizioni. È stato bellissimo – ha concluso – aver dialogato con Gesù in questo anno, nei nostri incontri, nel nostro cammino di discernimento. Tutto è all’insegna della sinodalità”.

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