“Pellegrini di Speranza” è il titolo del sussidio messo a disposizione dal Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg) della Cei, in vista del Giubileo 2025, per accompagnare, spiega il responsabile, don Riccardo Pincerato, “gli incaricati diocesani, gli educatori, gli insegnanti, i responsabili di associazioni, movimenti e istituti di vita maschile e femminile, fornendo strumenti e riflessioni che possano aiutare a far vivere pienamente l’esperienza giubilare”. Si tratta, aggiunge, di “un’occasione unica per approfondire la nostra fede e riscoprire la speranza cristiana”. Citando la bolla di indizione “Spes non confundit” di Papa Francesco, don Pincerato ricorda che “speranza e fede sono quasi intercambiabili, entrambe centrali per la vita cristiana. La crisi di fede nel mondo moderno è anche crisi di speranza, e questo Giubileo rappresenta un’opportunità unica per rimettere al centro delle nostre vite l’incontro con Dio”. Tra i temi e parole chiave del sussidio, illustrati dal responsabile del Snpg, si annoverano “coraggio, soglia, riscatto, abito, libertà e responsabilità, coscienza, senso e con-senso, scoperta, promessa, popolo, gioia piena e abbraccio”. Nelle pagine del sussidio sarà possibile trovare anche “un approfondimento sulla storia del Giubileo, alcune proposte di cammini verso Roma, approfondimenti biblici, culturali, laboratoriali attorno alle parole-chiave, alcuni schemi liturgici per vivere al meglio il pellegrinaggio, l’attraversamento della Porta Santa e la riconciliazione”. Il materiale del sussidio è stato coordinato da Snpg e realizzato in collaborazione con Caritas, Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro, Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, Ufficio liturgico nazionale, Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni, Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia, Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università, Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport, Fondazione Missio Giovani, Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità. “Il nostro fine ultimo – conclude don Pincerato che firma l’introduzione del sussidio – è accompagnare: accompagnare i pellegrini a sentirsi amati da sempre e per sempre come figli di Dio ed essere al loro fianco nell’esperienza secolare di popolo in cammino. Il sussidio è una parte di questo cammino, è uno strumento che potrebbe aiutare a prepararsi per vivere questa esperienza”.