“Il nostro Paese è stato sempre, per motivi di bilancio, diciamo piuttosto indietro, rispetto a quello che hanno fatto i grandi Paesi europei per la loro lingua. Ma la Dante copre questo versante. E la passione consente di supplire a questo minor sostegno pubblico. Grazie per quello che fate”. Questo il tributo espresso dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia inaugurale dell’84° Congresso internazionale della Società Dante Alighieri dal titolo “L’Italiano, luce nel mondo” tenutasi in mattinata al Quirinale.
“Realizzare qui, svolgere qui, effettuare qui, l’apertura dell’84° Congresso della Dante Alighieri, vuol testimoniare, da un lato, la grande importanza dei compiti che le sono affidati. Dall’altro, vuole testimoniare, l’apprezzamento profondo e la riconoscenza per l’opera che la Dante Alighieri svolge”, ha osservato il Capo dello Stato parlando di “una costellazione” che coinvolge “i tanti comitati, le scuole all’estero, la piattaforma”. “Vi si aggiunge – ha proseguito – quella coppia di strumenti del ministero degli Esteri: degli Stati generali della lingua e della rete di Istituti di cultura italiana all’estero”. “Ma questa rete è animata, in realtà, non soltanto da grande capacità, perizia, professionalità, ma, soprattutto, da una grande passione. Che consente di conseguire grandi risultati, che non sono inferiori a quelli di altri grandi Paesi europei, malgrado la grande differenza che vi è di supporto pubblico”, ha evidenziato Mattarella.
“Sono stato di recente in Brasile – ha continuato il presidente – e anche lì registrando non soltanto l’ampio numero – il 30% ed oltre – di brasiliani di origine italiana, ma il legame con l’Italia, che non incide per nulla nell’essere orgogliosamente brasiliani; così come in Argentina, come in Paraguay, come in Uruguay, come ovunque, ma mantiene, con molto affetto, forza, determinazione, il contatto con la cultura e con la civiltà italiana. Questo avviene nei Paesi con grande presenza di origine italiana, ma avviene anche, come ha sottolineato il presidente Riccardi, in altri Paesi, dove non vi è questa condizione, ma che avvertono, interesse, simpatia – come lui ha detto – nei confronti della lingua italiana”. “È un grande ruolo quello della Dante, ma ripeto, è fatto e svolto con grandi risultati, per la dedizione umana che dentro vi viene collocata”, il riconoscimento del Capo dello Stato che ha ribadito il “grazie per quanto fate”.