Ucraina: Mattarella, “aggressione russa mina in profondità i pilastri dell’ordine internazionale”. “La guerra genera odio”

“La guerra, per sua natura, genera odio e consolida il rifiuto di riconoscersi tra persone e popoli come uguali e dotati di pari dignità, per affermare, invece, con una abusata interpretazione dell’interesse nazionale di ciascuno, principi di diseguaglianza. Quante volte abbiamo sentito usare le categorie di ‘nemico secolare’ e di ‘spazio vitale’ a giustificazione di aggressioni?”. È l’interrogativo posto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel testo inviato alla tavola rotonda sul diritto umanitario di Sanremo organizzato dall’Istituto internazionale di Diritto umanitario di Sanremo.
“Lo studio e l’applicazione del Diritto internazionale umanitario – ha osservato – è materia viva, stante la difficoltà di ottenere la concreta applicazione del par.4, art.2 della Carta delle Nazioni Unite: ‘I membri devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dall’uso della forza, sia contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualsiasi Stato, sia in qualunque altra maniera incompatibile con i fini delle Nazioni Unite’”. “Così – ha proseguito – se lo ius ad bellum, non appare sin qui decisivo per promuovere la pace, rimane desolatamente di attualità lo ius in bello, indispensabile strumento per lenire le conseguenze di conflitti di portata sempre più ampia, anche per le nuove minacce che si affacciano: contrasti e radicalismi di pretesa matrice religiosa, terrorismo, guerriglia, criminalità organizzata, per non parlare del ritorno del fenomeno dei mercenari”. Il Capo dello Stato ha poi ricordato che “il monopolio dell’uso della forza a livello internazionale è stato consegnato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”. “Si coglie qui – ha sottolineato – il fatto, di straordinaria gravità, operato dall’aggressione russa all’integrità e all’indipendenza  all’Ucraina, minando in profondità i pilastri dell’ordine internazionale e violando i più basilari principi di coesistenza tra popoli e Stati”. “Il fatto che una guerra di aggressione sia stata scatenata da un Membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite –  dunque investito di maggiori responsabilità nel consesso internazionale – rende tutto questo ancora più grave”, ha ammonito Mattarella: “Quella sciagurata decisione, oltre a creare un vulnus nel sistema di principi che regola la comunità internazionale, porta con sé un carico di sofferenza e morte che da oltre due anni affligge un intero popolo e principalmente ricade sulle fasce più deboli della popolazione, a cominciare dai minori deportati e strappati alle loro famiglie”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa