Pnrr: Pallucchi (Forum Terzo settore), “preoccupa il taglio di risorse e la corsa alla spesa”

“Nel percorso di attuazione del Pnrr permangono problemi di accessibilità dei dati e di scarsa partecipazione delle parti sociali. L’obiettivo di fare di questa opportunità storica la leva per una reale ripresa del Paese si sta allontanando: lo evidenzia questo rapporto, che fa emergere pesanti tagli a vari ambiti del sociale, senza la certezza di rifinanziamenti provenienti da altre fonti, ma anche la generale mancanza di politiche in grado di incanalare le risorse del Pnrr in percorsi di sviluppo strutturati e sostenibili, verso la riduzione delle disuguaglianze esistenti. Ci preoccupa infine il possibile nuovo cambio di gestione nel ministero degli Affari europei: la scadenza di molte misure è slittata al 2026 e si rischia un’affannosa corsa alla spesa, che metterebbe in secondo piano il vero traguardo che abbiamo davanti, ovvero lo sviluppo di territori e comunità e il miglioramento delle condizioni di vita delle persone”. Lo ha dichiarato Vanessa Pallucchi, portavoce nazionale del Forum del Terzo settore, a margine della presentazione del rapporto “Pnrr e Terzo settore: cosa cambia e perché”, realizzato dal Forum Terzo Settore e Openpolis e presentato stamattina presso la Sala del Cenacolo della Camera dei deputati.
“Realizziamo un monitoraggio indipendente del piano fin dal suo avvio nel 2021”, ha sottolineato Luca Dal Poggetto, data journalist della Fondazione Openpolis. “Riteniamo fondamentale comprendere fino in fondo l’impiego e gli effetti di una così importante mole di investimenti pubblici, chiedendo la massima trasparenza. Rispetto al Terzo settore, con questo report abbiamo analizzato a fondo il nuovo Pnrr, alla luce della revisione operata dal Governo, rilevando che sono state modificate 18 misure di interesse del comparto, mentre 2 sono state del tutto eliminate e una commissariata. Inoltre, a fronte di 4 obiettivi delle misure per il Terzo settore rivisti al rialzo in termini di importi, 9 sono stati rimodulati al ribasso”, ha concluso.

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