La sessione plenaria dell’Europarlamento della prossima settimana (Strasburgo, 16-19 settembre) sarà animata da due ospiti con visioni diametralmente diverse sul futuro dell’Europa. Martedì 17 Mario Draghi presenterà le sue proposte per la competitività, documento illustrato alla stampa europea questa settimana a Bruxelles. La presentazione in emiciclo sarà seguita da un dibattito con i deputati. Il giorno successivo il primo ministro ungherese Viktor Orbán presenterà le priorità della presidenza ungherese del Consiglio (fino a dicembre 2024). Il governo ungherese ha annunciato le seguenti priorità per la sua presidenza semestrale: un nuovo accordo europeo sulla competitività; promuovere la politica europea di difesa; una politica di allargamento coerente e meritocratica; contrastare l’immigrazione clandestina; definire il futuro della politica di coesione; una politica agricola dell’Ue orientata agli agricoltori; affrontare le sfide demografiche.
Dalla direzione della comunicazione del Parlamento europeo si fa notare che “durante la IX legislatura (2019-2024), il Parlamento ha ripetutamente denunciato i tentativi sistematici del governo ungherese di minare i valori dell’Ue e la minaccia che questo rappresenta per le istituzioni e i fondi dell’Unione europea”. “I deputati hanno espresso anche serie preoccupazioni in merito alla capacità del governo Orbán di svolgere in modo credibile il suo ruolo di guida del Consiglio. Secondo il Parlamento, la situazione è peggiorata dal momento dell’attivazione della cosiddetta procedura dell’articolo 7.1, al punto che l’Ungheria non può più essere considerata una piena democrazia”.