“Una grande scommessa per la Rai, cui affidiamo l’apertura della nuova stagione Tv. La serie all’inizio era nata per Rai Due, poi abbiamo deciso di valorizzarla su Rai Uno. Gli ingredienti ci sono tutti, è un genere infatti che permette di raccontare la società. E ci auguriamo già di poter proseguire con altre stagioni. I romanzi di Petros Markaris sono tanti”. Così Luigi Mariniello, Capostruttura Rai Fiction, intervenendo alla presentazione di “Kostas”, nuova serie targa Palomar in onda dal 12 settembre su Rai Uno, per quattro prime serate. La regia è di Milena Cocozza, protagonista Stefano Fresi, affiancato da Francesca Inaudi, Blu Yoshimi, Marco Palvetti, Michele Rosiello e Luigi Di Fiore. “Kostas” è l’adattamento dei romanzi di Petros Markaris – “Ultime della Notte”, “Difesa a Zona” e “Si è suicidato il Che”, editi da La Nave di Teseo – incentrati sul commissario greco Kostas Charitos. A firmare la sceneggiatura Salvatore De Mola, Pier Paolo Piciarelli, Michela Straniero e Valentina Alferj.
“Il problema principale in fase progettuale – ha dichiarato la regista – era capire se mantenere o meno l’ambientazione in Grecia come pure la cornice temporale della metà degli anni ’90. Considerando che Atene è uno dei ‘personaggi’ principali, si è deciso di rispettare il contesto originario del racconto, sposando però la storia in avanti, al 2009, l’inizio della grande crisi economica nel Paese. Ancora, siamo intervenuti anche sui personaggi: lo stesso Kostas, ad esempio, era stato coinvolto in passato nella dittatura dei colonnelli. In sceneggiatura abbiamo traslato tale aspetto nella biografia del padre”. Milena Cocozza ha poi aggiunto: “Ci siamo relazionati molto con Petros Markaris, che essendo anche uno sceneggiatore ci ha concesso grande libertà nel lavoro”.
“Con la mia personale empatia – ha dichiarato con ironia Stefano Fresi – ho contribuito ad ammorbidire il personaggio letterario di Kostas Charitos. In generale, c’è stato un lavoro di squadra eccezionale. Mi sono sentito profondamente libero. Mi auguro che il pubblico si appassioni alla serie, allo stesso modo in cui noi l’abbiamo realizzata”. Gli fa eco la regista Cocozza: “Il personaggio di Kostas a livello letterario è molto forte, caratterizzato. In fase di adattamento ci siamo resi conto che serviva un protagonista estremamente umano. Il profilo di un uomo che chiunque potrebbe conoscere, quasi come un vicino di casa. Abbiamo puntato a far emergere i lati più quotidiani, come il rapporto con la moglie Adriana”.
Raggiunto poi da una domanda sugli aspetti sociali, come ad esempio il tema dei migranti, Fresi ha dichiarato: “Compito dell’arte è illuminare, far luce sui vari temi e problemi nella società. Spetta poi alle istituzioni occuparsene. La serie ha come obiettivo quello di intrattenere il pubblico, rispettando il plot originario dei romanzi”.