“Le indagini faranno il loro corso, ma il video che abbiamo tutti visto evidenzia un comportamento sbalorditivo. Come si fa a passare con la macchina più volte sopra il corpo di una persona? Come pensare che una tranquilla e stimata signora, una capace imprenditrice, potesse compiere un’azione del genere?”. Se lo domanda mons. Paolo Giulietti, arcivescovo di Lucca, commentando l’omicidio di un uomo di 47 anni a Viareggio. “Il male vince quando ci rende cattivi: chi esulta perché questo episodio sarebbe un episodio di legittima difesa dimostra come il male vince”, ribadisce mons. Giulietti: “Io dico, non esultiamo, questa non è legittima difesa e non è giustizia! Niente, proprio niente può giustificare un omicidio. Non solo perché viviamo in uno Stato di diritto. Ma perché ogni persona, in ogni situazione nella quale si trovi, ha diritto a vivere”. “Nelle nostre parrocchie, e quindi anche a Viareggio, andiamo in direzione contraria alla violenza e al male – conclude l’arcivescovo -: sia dal punto di vista dell’aiuto a chi è in difficoltà ma anche nella promozione di una cultura di pace, di convivenza civile, che cerca di capire e cerca di risolvere i problemi in maniera pacifica, magari insieme ad altri, collaborando”.