“Profonda tristezza” e “sconcerto”. E’ quanto esprime la diocesi di Reggio Calabria-Bova dopo l’atto intimidatorio che ha colpito il Parco Ecolandia, “luogo di bellezza” e “presidio di legalità nel cuore del nostro territorio”. Il rogo, che ha devastato una parte importante del Parco, rappresenta – scrive in una nota della diocesi calabrese – “un attacco non solo alla struttura, ma a tutti coloro che, con attenta dedizione e appassionato impegno, lavorano quotidianamente per rendere Ecolandia un punto di riferimento per la comunità reggina”. Lo scorso aprile un incendio aveva distrutto gli uffici del Parco. La diocesi reggina si unisce “con convinzione alle parole di denuncia del Consorzio Ecolandia”: si sta attuando “un’occulta strategia criminale che vuole interrompere un’esperienza a favore della comunità reggina. Siamo stanchi ma non rassegnati”. Parole che, “pur nella tristezza del momento – si legge nella nota – esprimono una ferma volontà di resistere e continuare a essere presenza viva e attiva per il territorio”. Il Parco Ecolandia, da “sempre impegnato nel promuovere il rispetto per l’ambiente, la cultura e la partecipazione sociale”, rappresenta- si legge ancora nel testo diffuso ieri sera – “un simbolo di rinascita e speranza nel quartiere di Arghillà, troppo spesso dimenticato e lasciato ai margini. Atti di violenza come questo, seppur dolorosi, non riusciranno a spegnere la luce di speranza che il Parco continua a rappresentare”. Come diocesi “vogliamo ribadire il nostro sostegno pieno e incondizionato a Ecolandia e alle realtà che vi collaborano, rinnovando l’impegno a promuovere la cultura della legalità, della solidarietà e della fratellanza. Ci appelliamo, inoltre, a tutta la comunità civile e alle istituzioni affinché non si lascino scoraggiare da queste azioni violente, ma continuino a sostenere e proteggere i luoghi che contribuiscono al bene comune”.