Pubblicato, nella diocesi di Palermo, il nuovo Progetto catechistico per l’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi. “Un progetto – ha sottolineato l’arcivescovo Corrado Lorefice – che offre ai più piccoli una proposta per essere sempre di più adulti nella fede”.
Il Progetto catechistico diocesano per l’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei giovani “è uno strumento che nasce dal desiderio profondo che le nostre comunità ecclesiali tornino ad essere grembi generativi”, dice don Angelo Tomasello, direttore dell’Ufficio diocesano per la catechesi. “Una preziosa occasione per tutti, perché con l’iniziazione cristiana la Chiesa non solo genera nuovi figli alla fede, ma rigenera continuamente sé stessa”. Don Giuseppe Vagnarelli, direttore dell’Ufficio Pastorale, ricorda che “non è un progetto calato dall’alto, ma che ci chiede il duc in altum, di prendere il largo e gettare ancora le reti, non accontentandoci del ‘si è sempre fatto così’. Il cambiamento che ci è chiesto è tale che dobbiamo sforzarci di abbandonare un certo immaginario e il suo vocabolario: iscrizioni, anni di durata, frequenza delle lezioni, seconda o terza elementare, la maestra del catechismo, la lezione di un’ora o un’ora e mezza, l’appello, il registro, il timbro sul tesserino se vai a Messa da un’altra parte… sono otri ormai vecchi, nei quali non possiamo mettere il vino nuovo! Qui si parla di un percorso che prevede delle tappe, scandite da momenti e riti di passaggio, nei quali imparare ed esercitarsi a vivere da discepoli di Gesù, e lungo il quale i Sacramenti non sono traguardi o premi. Il fine è prepararsi alla vita, con le sue grandi domande e sfide, affinché la gioia dell’appartenenza a Cristo nella Chiesa non si esaurisca in una bella festa. La sfida è che la fede torni ad essere per tutti la festa della vita: perché abbiano vita e l’abbiano in abbondanza”.
La pubblicazione del progetto è accompagnata dalle Disposizioni transitorie per l’anno 2024/2025 a firma del vicario generale, mons. Giuseppe Oliveri, che in cinque punti spiegano come comportarsi in vista dell’adozione del nuovo progetto: non si interrompono i cammini in atto e, mentre non se ne iniziano di nuovi, si accolgono i fanciulli e le loro famiglie proprio per prepararsi tutti insieme al cambio di passo. Nei prossimi giorni l’Ufficio per la Catechesi renderà noti il calendario e le modalità per la formazione del clero e dei catechisti e offrirà a tutte le parrocchie dei suggerimenti per gli incontri e le attività da svolgere in questo anno di transizione.