Beni culturali: Firenze, dal 13 settembre al Museo Marini la mostra “Il Tesoro di Terra Santa-la bellezza del sacro”

Giubileo 2025, Basilica Santo Sepolcro, (foto SIR/Marco Calvarese)

Sarà aperta il 13 settembre, a Firenze, presso il Museo Marino Marini, la mostra “Il Tesoro di Terra Santa – la bellezza del sacro: l’Altare dei Medici e i doni dei Re”, promossa dall’istituto museale in collaborazione con il Terra Sancta Museum di Gerusalemme e il Commissariato di Terra Santa di Toscana. L’esposizione, spiegano in una nota gli organizzatori, “comprende 108 inestimabili tra opere e documenti, tra cui i doni di Carlo di Borbone e dipinti inediti di Francesco De Mura, donati dai monarchi cattolici europei alla Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme e per la prima volta esposti in Italia”. La mostra vuole promuovere “la bellezza come strumento per favorire una cultura della pace e contrastare ogni forma di violenza e conflitto. La bellezza – aggiungono i promotori – sono l’unico linguaggio che possa supportare una visione di pace, nella terra in cui anche noi cristiani siamo presenti e che ci appartiene. In un momento storico in cui la Terra Santa, crocevia di fedi e culture, è purtroppo anche teatro di divisioni e tensioni, questa mostra si propone di riscoprire le radici spirituali e culturali che uniscono, attraverso il potere universale dell’arte”.
Tra le opere presenti alla mostra “I Tesori di Terra Santa” spicca l’originale Altare mediceo donato dal fiorentino Ferdinando I de’ Medici al Santo Sepolcro per custodire la Pietra dell’Unzione, oggi parte integrante della navata latina del Calvario, all’interno della Basilica del Sepolcro. Creato tra il 1588 e il 1590 da Portigiani, Giambologna e Francavilla, giunge a Gerusalemme al termine del Cinquecento ed è stato restaurato negli scorsi mesi dalla Fondazione Museo Marino Marini. “Gerusalemme, città simbolo per le tre grandi religioni monoteistiche, viene qui raccontata anche come luogo di speranza, di incontro e di riconciliazione”. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2025. Durante questo periodo sono in programma diversi incontri promossi insieme alla Fondazione Terra Santa.

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