America Latina: Global Witness, nel 2023 è stata “strage” di difensori dell’ambiente. Assassinate 79 persone in Colombia, 25 in Brasile, 18 in Honduras e Messico

È l’America Latina l’epicentro delle uccisioni ai difensori della terra e dell’ambiente. Lo denuncia l’ultimo rapporto dell’ong Global Witness, secondo la quale almeno 196 le persone uccise in tutto il mondo. Complessivamente, la Colombia è risultata essere il Paese più violento contro i difensori dell’ambiente, con 79 morti in totale lo scorso anno, rispetto ai 60 del 2022 e ai 33 del 2021. Si tratta del maggior numero di difensori uccisi in un solo Paese in un solo anno mai registrato da Global Witness. Con 461 uccisioni dal 2012 al 2023, la Colombia ha registrato il più alto numero di uccisioni di difensori ambientali a livello globale. Altri Paesi con il maggior numero di persone assassinate, in America Latina, sono il Brasile, con 25 uccisioni lo scorso anno, e il Messico e l’Honduras, che hanno entrambi registrato 18 uccisioni.
L’America centrale è emersa come uno dei luoghi più pericolosi al mondo. Con 18 difensori uccisi in Honduras, il Paese ha registrato il più alto numero di uccisioni in rapporto alla popolazione nel 2023. Lo scorso anno, 10 difensori sono stati uccisi anche in Nicaragua, quattro in Guatemala e quattro a Panama. A livello mondiale, le popolazioni indigene e afrodiscendenti continuano a essere prese di mira in modo sproporzionato, rappresentando il 49% degli omicidi totali. Laura Furones, autrice principale e consulente senior della Campagna per i difensori della terra e dell’ambiente di Global Witness, ha dichiarato: “Con l’accelerazione della crisi climatica, coloro che usano la loro voce per difendere coraggiosamente il nostro pianeta si scontrano con violenza, intimidazioni e omicidi. I nostri dati mostrano che il numero di uccisioni rimane allarmante, una situazione semplicemente inaccettabile. I Governi non possono restare inerti”.

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