“Oggi c’è tanta paura della vita; noi del Movimento per la vita dobbiamo ricostruire la gioia, la bellezza della vita, dobbiamo persuadere per attrazione, dobbiamo costruire una vita più bella dell’individualismo”. Lo ha detto il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, ricevendo sabato 7 settembre il Consiglio direttivo del Movimento per la vita italiano (Mpvi) nella sede della Curia arcivescovile. Lo riferisce un comunicato appena diffuso che parla di “due ore intense e preziose, di riflessioni, domande, risposte e incoraggiamenti. E tanta gratitudine”.
L’incontro è iniziato con il dono di una icona al card. Zuppi: la riproduzione del dipinto di Rogier van der Weiden, pittore fiammingo del ‘400, realizzata dalle suore della Fraternità dell’Incarnazione che vivono nella periferia romana di Bastogi, raffigurante l’incontro di Maria in visita ad Elisabetta. “Due mamme – ha spiegato Marina Casini, presidente Mpvi – che cullano il figlio in seno e che pongono la mano l’una sul ventre dell’altra, segno di saluto e di accoglienza”. Un messaggio intenso sulla “reale presenza e sul valore dei bambini non ancora nati; inoltre, ci parla della potenza delle donne, principali alleate e custodi della vita umana, sempre da proteggere e mai da calpestare”.
Dal card. Zuppi il ringraziamento per l’omaggio, per le tante iniziative realizzate dal Movimento e per la sua solida amicizia con la Chiesa. “Se sei cristiano – ha osservato – automaticamente fai parte del Movimento per la vita, la Chiesa è tutta un grande Movimento per la vita”. Importante riaccendere le relazioni: “Dobbiamo esserci, starci, proprio come fanno i Centri di aiuto alla vita, con simpatia, la vita si dà nell’incontro, ascoltando, facendo emergere domande, restituendo speranza”. Di qui un monito: “Non facciamoci mettere nella riserva indiana. E non mettiamoci noi”. È importante che tutto sia incentrato sul ‘per’ e non sul ‘contro’: per combattere il male che insidia la vita e si nasconde con l’esaltazione dell’io, per essere davvero contro il male dobbiamo fare vedere la bellezza della vita”.
Nell’anno del Giubileo il Mpvi si appresta a festeggiare i 50 anni dei Centri di aiuto alla vita.