Si è aperta oggi a Strasburgo la seconda conferenza internazionale sul traffico di migranti, iniziativa del Consiglio d’Europa per “rafforzare la cooperazione internazionale nella lotta contro il traffico di migranti”, spiega una nota dell’istituzione europea. “Il traffico di migranti dovrebbe appartenere al passato dell’Europa, non al suo futuro, e, insieme, è questo ciò a cui dovremmo aspirare”, ha affermato la segretaria generale del Consiglio d’Europa Marija Pejčinović Burić, aprendo i lavori. Ha anche ricordato che “i leader europei si sono impegnati a intensificare gli sforzi per promuovere e migliorare la cooperazione internazionale, continuando a proteggere le vittime e a rispettare i diritti umani dei migranti e dei rifugiati”. La decisione di organizzare l’evento, infatti, risponde a una delle indicazioni emerse al vertice di Reykjavik del 2023, quando i capi di Stato e di governo si sono assunti l’impegno a intensificare gli sforzi per promuovere e migliorare la cooperazione internazionale in questo ambito.
Il commissario per i diritti umani Michael O’Flaherty ha sottolineato, nel suo intervento, che “gli sforzi per armonizzare la legislazione e rafforzare la cooperazione internazionale sul traffico di migranti saranno efficaci solo se rispetteranno i diritti umani delle persone vittime di tratta, garantiranno l’accesso all’asilo, forniranno percorsi sicuri e legali” verso l’Europa, senza trascurare i diritti degli attori umanitari e dei difensori dei diritti umani. La giornata odierna è proseguita con una serie di sessioni di approfondimento sugli “strumenti nazionali e internazionali”, “i loro principi di fondo e le sfide pratiche nella loro implementazione” ma anche “lacune e bisogni”.
Una seconda sessione si è concentrata sul tema del contributo della società civile e una terza, nel pomeriggio, sul ruolo dei Paesi terzi. Il programma di domani invece verterà sugli “elementi di un possibile nuovo strumento del Consiglio d’Europa per contrastare il traffico di migranti” e “il ruolo delle reti e delle agenzie europee e internazionali”. All’evento partecipano oltre un centinaio di rappresentanti degli Stati membri del Consiglio d’Europa e della sua Rete di procuratori generali sul traffico di migranti, dell’Unione europea, delle Nazioni Unite, di organismi internazionali e ong.