Papa Francesco: ad associazione comunità afgana in Italia, “la religione aiuti a riconoscere pieni diritti di cittadinanza”

“Questa parola è chiave: la compassione – e la collaborazione nel rispetto reciproco daranno luogo a una civiltà più giusta e umana”. Lo ha detto Papa Francesco nell’udienza all’Associazione delle comunità afghane in Italia, ricevuta oggi in Vaticano. “Il fattore religioso, per sua natura, dovrebbe contribuire a stemperare le asprezze dei contrasti, dovrebbe creare lo spazio perché a tutti vengano riconosciuti pieni diritti di cittadinanza su un piano di parità e senza discriminazioni – ha aggiunto -. Tuttavia, diverse volte la religione subisce manipolazioni e strumentalizzazioni, e finisce per servire a disegni che non sono compatibili con essa. In questi casi la religione diventa fattore di scontro e di odio, che può sfociare in atti violenti. E voi lo avete visto, alcune volte”.
Il Pontefice ha anche ricordato “le discriminazioni che la vostra associazione lamenta ai danni dell’etnia Pashtun in Pakistan”. E ha ribadito l’importanza che “in tutti maturi la convinzione che non si può, in nome di Dio, fomentare il disprezzo dell’altro, l’odio e la violenza”. “Vi incoraggio, dunque, a proseguire nel vostro nobile intento di promuovere l’armonia religiosa e di operare affinché vengano superate le incomprensioni tra le diverse religioni per costruire così un percorso di dialogo fiducioso e di pace”.

 

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