Nell’articolo pubblicato dall’Agenzia Fides, con un intervento di Gianluca Frinchillucci sulla situazione in Somalia dopo l’attentato del 2 agosto, si legge che “negli ultimi 4 anni sono stati registrati 3 attacchi terroristici nell’area, ma quello di venerdì 2 agosto, sia per numero di morti e feriti che per pianificazione, è stato il peggiore. Sembra che al-Shabaab abbia voluto dare un segnale forte che può colpire duramente ovunque, anche nelle zone più protette, e che il terrore ancora può comandare o comunque minacciare la vita normale e la ripresa del martoriato Paese del Corno d’Africa”. Secondo quanto riferito all’Agenzia Fides “la reazione delle forze di sicurezza ha evitato una strage ancora peggiore. Molte persone vivono in una situazione economica delicata che negli anni è peggiorata. La comunità internazionale non è riuscita a far crescere l’economia a causa proprio dell’instabilità sul terreno. Al-Shabaab è una vera organizzazione mafiosa e narco-terrorista che sfrutta la povertà e la fragilità della situazione anche inondando l’area di droghe sintetiche che attraggono sempre più giovanissimi”. Fides riferisce che un’altra fonte ha parlato della pesante reazione della gente comune e dello Stato a questo ennesimo grave attentato: “I volti dei giovanissimi massacrati girano nei social somali e le scene raccapriccianti della strage sulla spiaggia stanno spingendo la popolazione a ribellarsi”. Qui l’articolo di Fides.