Regno Unito: attacco a Southport e disordini in tutto il Paese. Condanna delle massime autorità religiose, “atti che macchiano la coscienza morale nazionale”

(Foto ANSA/SIR)

“Negli ultimi giorni abbiamo assistito con orrore a come una piccola minoranza abbia portato odio, violenza e vandalismo in città e paesi in tutto il paese. Abbiamo assistito all’odio anti-musulmano e all’attacco alle moschee; a richiedenti asilo e rifugiati aggrediti; alla violenza contro la polizia e la proprietà privata, tutti atti che macchiano la nostra coscienza morale nazionale”. Durissima condanna è stata espressa oggi dalle massime autorità religione del Regno Unito a seguito degli atti di violenza all’insegna purtroppo anche dell’odio contro i migranti e i musulmani che si sono scatenati nelle città dell’isola da gruppi dell’ultradestra dopo la strage di tre bambine imputata al raptus di un 17enne a Southport, vicino a Liverpool, e la successiva ondata di “fake news” diffuse sui social media. La lettera è stata pubblicata oggi sul Times ed è firmata dal card. Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster, dal rev. Justin Welby, arcivescovo di Canterbury, dal rabbino capo sir Ephraim Mirvis, da Sayed Razawi, imam capo e direttore generale della Scottish Ahlul Bayt Society, e dall’imam Qari Asim, presidente del Consiglio consultivo nazionale delle moschee e degli imam. I leader religiosi ribadiscono con forza che “ogni cittadino britannico ha il diritto di essere rispettato e la responsabilità di rispettare gli altri, così che insieme possiamo costruire una società coesa e armoniosa per tutti. Come leader religiosi, rendiamo omaggio alle numerose persone che si sono fatte avanti per riparare i danni e ripristinare i loro quartieri. Ci impegniamo a lavorare con il governo e tutti i settori della società per un dialogo costruttivo e compassionevole sull’immigrazione e la coesione sociale”.

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