È saltata, a causa dell’evolversi della situazione di conflitto, la “missione” in Terra Santa e a Gaza della leadership del Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc) che avrebbe dovuto svolgersi dal 5 al 9 agosto, insieme a due organizzazioni umanitarie: Act Alliance e Caritas Internationalis. La visita è stata posticipata. Lo rende noto il Wcc. “A causa dell’escalation in Medio Oriente – spiega nel comunicato il vescovo Heinrich Bedford-Strohm, moderatore dell’organismo ecumenico -, la nostra visita a Gerusalemme e nella regione ha dovuto essere posticipata. Tuttavia, siamo ansiosi di ascoltare direttamente coloro che sono stati immediatamente colpiti dall’escalation di violenza. Abbiamo pertanto deciso di avviare un dialogo con i rappresentanti delle nostre chiese membro e altri gruppi coinvolti per ascoltare come sta la loro situazione”. Il dialogo avverrà online tra il 7 e l’8 agosto e il Wcc incontrerà l’Alto Comitato presidenziale delle Chiese in Palestina, i genitori dello studente palestinese detenuto di 23 anni Layan Nassir, parlerà con i medici di Gaza e una serie di organizzazioni non governative. “La violenza deve cessare”, afferma il vescovo Bedford-Strohm. “Una pace giusta è l’unico modo per garantire che sia i palestinesi che gli israeliani possano vivere insieme in sicurezza nella regione. La nostra visita digitale si metterà in ascolto delle persone nella regione ed esplorerà percorsi per la pace”. Il segretario generale del Wcc, rev. Jerry Pillay, che ha visitato personalmente la Terra Santa all’inizio di quest’anno, ha aggiunto: “La nostra speranza è di amplificare gli appelli della Terra Santa a impegnarsi in un dialogo significativo volto a ripristinare la pace e la stabilità. La regione del Medio Oriente ha urgente bisogno di pace”.