“Non dimentichiamo i caduti sul lavoro nelle infrastrutture energetiche, e facciamo in modo che non ce ne siano più!”. Questo l’accorato appello lanciato dal Papa nel corso dell’udienza con i dirigenti e i dipendenti di Terna ricevuti stamani nella Sala Clementina. “Siete un operatore di bene comune – ha spiegato Francesco riferendosi al ruolo dell’azienda gestore della rete elettrica – il bene di tutti e di ciascuno. Quando accendiamo la luce di casa, non pensiamo che quel gesto funziona grazie al lavoro di tante persone, alla loro intelligenza e competenza, e anche ai loro sacrifici”.
Nel congratularsi con l’azienda “perché mirate alla trasparenza, a far vedere a tutti come operate, come vengono distribuiti i profitti e scelti gli investimenti”, e per la presenza di un Comitato etico, il Papa ha osservato: “Sarebbe importante che ogni grande impresa, ogni grande banca avesse un comitato etico, possibilmente con membri esterni e indipendenti dalla proprietà e con rappresentanti dei lavoratori. Perché gli effetti prodotti dalle grosse realtà economiche e finanziarie vanno ben oltre i loro confini”. “Il lavoro – ha concluso il Pontefice – è anche amore sociale, fraternità civile. Nel produrre e distribuire energia voi ci mettete la vostra intelligenza, la vostra anima, il vostro cuore, il vostro amore. Dovremmo ricordarlo di più, e quindi ringraziare di più”.