“È cruciale garantire subito gli indennizzi alle aziende danneggiate. Non possiamo limitare i risarcimenti solo agli allevamenti che hanno subito abbattimenti. È essenziale includere anche chi, a causa del fermo aziendale, non può ripopolare. Inoltre, è fondamentale monitorare i prezzi dei suini per evitare speculazioni e sospendere mutui e contributi per le aziende colpite”. Così il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, in un’intervista al quotidiano QN, rilanciata dall’associazione. “La situazione è allarmante”, spiega aggiungendo che “i focolai indicano che l’emergenza sta minacciando l’intero comparto suinicolo italiano. Vanno prese tutte le misure affinché il virus non si diffonda ulteriormente, mettendo a rischio la metà del patrimonio suinicolo nazionale, un settore che vale 20 miliardi di euro e che impiega oltre centomila persone”.
“Abbiamo fiducia nel commissario straordinario Filippini”, aggiunge Prandini alla luce del confronto con lui avvenuto ieri con la dirigenza Coldiretti e oltre 500 allevatori provenienti dalle zone interessate dall’epidemia: “abbiamo sottolineato l’importanza di misure di contenimento, come la riduzione della popolazione dei cinghiali, principali vettori del virus. Ci aspettiamo che queste strategie vengano attuate. La carne suina è assolutamente sicura e controllata. Le preoccupazioni degli allevatori sono legittime. Hanno fatto enormi sacrifici e ora si trovano in grande incertezza. Gli indennizzi devono arrivare rapidamente per permettere loro di superare questa crisi”.