In Nicaragua, il Ministero degli Interni, espressione del regime di Daniel Ortega, ha cancellato lo status giuridico di altre 168 organizzazioni non governative. Solo nell’ultima settimana, sono state chiuse 1.820 ong, accusate, come di consueto, di non aver presentato i bilanci per il periodo 2008-2023 e di non avere rinnovato i propri organi direttivi.
Tra le realtà che sono state chiuse, spicca l’ong Save the Children, ma nell’elenco figurano numerose realtà religiose, soprattutto evangeliche. In particolare, è stata cancellata la Chiesa riformata moraviana, che storicamente ha rivestito un importante ruolo nell’evangelizzazione della popolazione indigena, in particolare nella parte orientale del Paese. La cancellazione è considerata un attacco diretto a un’istituzione religiosa storica e rispettata nei territori indigeni, nonché un’altra aggressione nella lunga lista di violazioni da parte del regime dei diritti dei popoli indigeni, ha reagito in un comunicato l’Associazione giovanile indigena della Moskitia. “La Chiesa moraviana è stata una pietra miliare nella vita spirituale, sociale e culturale dei Moskitia fin dall’arrivo dei primi missionari, 175 anni fa”, viene ricordato nella nota, riportata dal sito indipendente Despacho 505.