“È un grande onore e insieme una responsabilità per il Cuamm essere qui oggi a dare il via a questo nuovo intervento. Tre sono le parole che vorrei sottolineare: ‘quando’, oggi dopo anni di guerra, celebriamo la volontà e l’impegno a ricostruire la rete sanitaria della regione; ‘dove’: a Shire e l’area attorno a Shire con quasi 2 milioni di abitanti e 500.000 sfollati, è da qui che vogliamo iniziare la ricostruzione supportando 2 ospedali e 4 centri sanitari; infine come: ‘insieme’, siamo Medici con l’Africa e solo insieme alle autorità sanitarie a partire dal presidente ad interim del Tigray, che ringraziamo, possiamo riuscirci”. Lo ha detto, oggi, don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, intervenendo alla presentazione di un nuovo grande intervento trasversale di Medici con l’Africa Cuamm che interessa il distretto di Shire in Tigray (Etiopia) e si propone di rispondere ai bisogni sanitari della popolazione, stremata da un conflitto atroce.
“I progetti lanciati e presentati quest’oggi testimoniano la nostra vicinanza alla popolazione del Tigray, d in particolare alle sue fasce più bisognose. Grazie all’impegno di straordinari partner come Cuamm e Vis ed al convinto sostegno delle autorità locali, puntiamo non solo ad offrire un aiuto concreto, ma anche a riportare speranza in una terra che ha molto sofferto e che merita pace, stabilità e prosperità”, ha affermato l’ambasciatore italiano Agostino Palese.
“La cooperazione italiana ancora una volta testimonia il suo impegno a favore dei gruppi più vulnerabili attraverso interventi concreti come la riabilitazione infrastrutturale e la formazione del personale, tutto questo per favorire l’accesso e la qualità delle cure, diritti fondamentali di ogni persona”, ha aggiunto Isabella Lucaferri, direttrice di Aics Addis Abeba.
“Il centro di questo intervento è garantire cure per mamme e bambini. Più miglioriamo e supportiamo i bisogni sanitari delle mamme e dei bambini e più aiuteremo lo sviluppo del Tigray, dove la guerra ci ha messo davanti a grandi sfide da affrontare – ha sottolineato il presidente ad interim del Tigray Getachew Reda -. Siamo fiduciosi che con l’aiuto di Cuamm e del Governo italiano riusciremo a ricostruire il sistema sanitario della nostra regione”.
L’evento è stato anche l’occasione per presentare un ulteriore componente dell’intervento mirato al rafforzamento delle cure neonatali che interesserà sia il Tigray, con l’ospedale di Shire, sia la capitale etiope, Addis Ababa, con il Black Lion Specialized Hospital. Un nuovo fronte di impegno che sarà al centro di un workshop in programma ad Addis Abeba, il 3 e il 4 settembre, e che vedrà Medici con l’Africa Cuamm in prima linea in attività di cura, riabilitazione di Nicu (Neonatologie), fornitura di materiali ed equipaggiamento, oltre che di formazione a diversi livelli, il tutto realizzato in partnership con Uenps (Union of European Neonatal and Perinatal Societies) e con Eps (Ethiopian Pediatric Association) e, sempre, grazie al sostegno del Governo italiano.