Diocesi: Sant’Angelo dei Lombardi, il complesso abbaziale del Goleto affidato alla comunità benedettina di Montevergine

(Foto diocesi di Sant'Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia)

“Nel 1807 i Padri benedettini di Montevergine lasciarono l’antica abbazia del Goleto, luogo sempre abitato dalla spiritualità benedettina femminile e maschile, dove la Santissima Trinità ha continuato ad attirare a sé anime semplici, devote e desiderose di incontrare Dio nello spirito del grande fondatore San Guglielmo da Vercelli”. Lo ricorda una nota diffusa oggi dalla diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, in cui viene annunciato che il complesso abbaziale del Goleto è affidato alla comunità benedettina di Montevergine.
“Nella seconda parte del XX secolo – prosegue la nota -, padre Lucio Maria De Marino, monaco di Montevergine, con spirito profetico ed eremitico ritornò ad abitare questo luogo. Così la presenza nascosta dello spirito benedettino riemerse e i ruderi dell’abbazia, nella persona del santo monaco, attirarono uomini e donne alla ricerca di Dio, affascinati dalla spiritualità di San Guglielmo, il cui nome è sempre stato ricordato dagli abitanti di quella contrada, la sua protezione è stata sentita e l’identità cristiana ha trovato in lui un punto di riferimento. Lo Spirito Santo agisce sempre nel nascondimento e, quando si palesa, presenta progetti nuovi: l’antico complesso abbaziale ripristinato diventò luogo di spiritualità della comunità ‘Jesus Caritas’ dei Piccoli Fratelli di Charles de Foucauld per poco più di trent’anni (1990-2021) e il Comune di Sant’Angelo dei Lombardi decise di affidarlo in comodato d’uso gratuito nel 2001 all’Arcidiocesi, che intanto già si adoperava per farlo rivivere”.
La diocesi sottolinea: “Lo Spirito Santo continua ancora a sorprenderci: dopo oltre due secoli ha creato le condizioni affinché l’ordine monastico benedettino ritornasse ad animare il complesso abbaziale del Goleto. L’amicizia e la fraternità sacerdotale-spirituale-pastorale tra dom Riccardo Luca Guariglia, abate di Montevergine, e mons. Pasquale Cascio, arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, hanno permesso un cammino di discernimento leggendo i segni dei tempi e i nuovi eventi sopraggiunti, perché la comunità benedettina di Montevergine potesse far rivivere questo luogo benedetto da Dio”. Così “con gioia e nella gratitudine verso la Santissima Trinità, il Padre Abate e l’Arcivescovo annunciano ufficialmente l’affidamento del complesso abbaziale di San Guglielmo al Goleto con annessa Rettoria di San Luca, Santuario diocesano, alla comunità benedettina di Montevergine a partire dal prossimo autunno. Consegnano nella preghiera la comunità monastica e la comunità diocesana all’intercessione di Maria Santissima di Montevergine e di San Guglielmo per il nuovo servizio pastorale che si intraprende nella piena comunione”.

(Foto diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia)

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