“Un impegno comune per promuovere, sempre e dovunque, la spiritualità e la cultura della riconciliazione e della pace. È un obbligo morale che discende dal fatto che siamo ‘stirpe’ di Celestino V, perciò ‘eredi’ della grazia di custodire e diffondere, a livello planetario, l’evento della Perdonanza, di cui questo Uomo di Dio è stato un geniale e provvidenziale profeta”. Sono le parole con cui l’arcivescovo emerito di L’Aquila, card. Giuseppe Petrocchi, ha salutato il premio del Perdono 2024, conferitogli dalla Amministrazione comunale del capoluogo abruzzese, la cui consegna è avvenuta questa mattina nella casa comunale. “Questa attribuzione – ha aggiunto il porporato – mi risuona coinvolgente perché proviene dalla Municipalità di L’Aquila: soggetto istituzionale a me caro e che reputo molto importante, non solo perché ne sono diventato, a pieno titolo, cittadino ma anche a motivo della intensa sinergia e della reciproca intesa, a servizio del bene comune, che, come vescovo, ho sviluppato nel corso degli anni con i suoi dirigenti e funzionari. Il Premio del Perdono, per me, non rappresenta solo il riconoscimento di attività che ho ‘già fatto’, ma costituisce pure un impegno sottoscritto vicendevolmente sul versante dell’’ancora da fare’: infatti si prolungherà, anche nel prossimo futuro”.