Tutto è pronto per vivere a Quito “la più grande esperienza di fede intorno all’Eucaristia, in un clima di fraterna unità della Chiesa universale”. È quanto ha affermato l’arcivescovo metropolita di Quito e primate dell’Ecuador, mons. Alfredo Espinoza Mateus, durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, tenutasi ieri, 29 agosto, nella sede della Conferenza episcopale ecuadoriana. Mons. Espinoza ha spiegato che prima del Congresso eucaristico si terrà un Simposio teologico nella sede della Pontificia Università Cattolica dell’Ecuador, al quale parteciperanno personalità di spicco e accademici provenienti da vari Paesi del mondo, per riflettere sul tema del Congresso, “Fraternità per guarire il mondo”.
Ha sottolineato che al Congresso parteciperanno delegazioni di 53 Paesi “per cui è un grande privilegio, ma anche una grande sfida per la Chiesa in Ecuador e per la città di Quito” ricevere migliaia di partecipanti che verranno ad approfondire il tema del Congresso “Fraternità per guarire il mondo” e la fraternità è universale. L’arcivescovo di Quito, che presiede il Comitato organizzatore del 53° Congresso eucaristico internazionale, ha anche informato che domenica 8 e 15 settembre non ci saranno le messe mattutine nelle varie parrocchie dell’arcidiocesi di Quito, per permettere ai fedeli di partecipare alle messe di apertura e di chiusura del Congresso, che avranno luogo alle ore 10 e saranno eventi storici per la Chiesa di Quito e dell’Ecuador.
Il nunzio apostolico in Ecuador, monsignor Andrés Carrascosa Coso, ha sottolineato che il Congresso eucaristico è l’incontro più importante della Chiesa e che torna in America Latina a 20 anni di distanza dal precedente Congresso, tenutosi nel 2004 nella città di Guadalajara, in Messico.