Offrire assistenza sanitaria e migliorare le condizioni di vita delle persone più fragili sono alcune delle sfide che la Chiesa in Italia ha raccolto con decisione e dedizione, facendosi prossima a tutti, in ogni angolo del mondo. Lo dimostrano i numerosi progetti realizzati in diversi Paesi con i fondi dell’8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica. Nella sua ultima riunione (11 e 12 luglio), il Comitato per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli ha approvato 81 nuovi progetti, spiega una nota. È stato deciso lo stanziamento di 15.262.116 euro, che permetterà di concretizzare 38 iniziative in Africa (8.106.569 euro), 19 in America Latina (2.689.321 euro), 22 in Asia (4.268.302 euro), 1 in Europa (148.580 euro) e 1 in Medio Oriente (49.344 euro). Tra queste, molte riguardano l’ambito sanitario e della cura. Come, ad esempio, quella promosso in Costa d’Avorio dalle Suore Maestre di Santa Dorotea, Figlie dei Sacri Cuori, che aiuteranno 50 bambini con patologie gravi, congenite e croniche. Ad Oweri, in Nigeria, i Servi della Carità dell’Opera Don Guanella amplieranno l’attuale Centro di salute mentale che potrà così garantire riabilitazione, consulenza e cure a 60 ragazzi, dai 6 ai 25 anni, affetti da varie patologie, dalla sindrome di Down e da disturbi dello spettro autistico. Il nuovo edificio erogherà anche trattamenti ambulatoriali ad altri 20 giovani. In India, le Soeurs des Missions Etrangeres, che gestiscono un Centro a Rawthankuppam nella diocesi di Pondicherry and Cuddalore, offriranno assistenza sanitaria, alloggio e pasti ai malati di lebbra oltre che formazione professionale agli abitanti di 129 villaggi rurali. In Kazakhstan, la diocesi di Karaganda costruirà la “Casa della misericordia”, dove verrà promosso lo sviluppo integrale di adolescenti e giovani disabili attraverso fisioterapia specifica e percorsi professionali formativi volti all’inserimento sociale e lavorativo. Per assicurare l’approvvigionamento energetico all’ospedale “Holy Family” che fornisce assistenza medica a circa 60.000 persone l’anno, l’arcidiocesi di Karachi, in Pakistan, installerà un impianto fotovoltaico.
La Caritas della diocesi di Buea, in Camerun, costruirà nuovi pozzi per 3.600 nuclei familiari di 40 comunità per un totale di oltre 12.000 persone. In particolare, interverrà a favore di 200 disabili che vivono situazioni particolarmente difficili sul piano agro-alimentare. L’accesso all’acqua potabile e le attività di formazione aiuteranno a combattere inoltre l’epidemia di colera e altre malattie dovute alla scarsa igiene. In Zambia, invece, le Suore Salesiane di Don Bosco realizzeranno un “Training Centre” all’interno del Centro Agricolo Valponasca per offrire corsi formativi nel settore agricolo e dell’allevamento.
Grande resta l’impegno della Cei sul fronte della formazione: in Rwanda, la Congregazione delle Suore Discepole di Gesù Eucaristico costruirà una scuola primaria per assicurare la continuità didattica ai 145 bambini che frequentano la scuola dell’infanzia, evitando loro di doversi allontanare diversi chilometri da Kibeho dove non sono presenti altri istituti scolastici primari. In Somalia, l’Associazione Soomaaliya onlus amplierà l’edifico scolastico di Dalsan, nel Galmudug, per accogliere un maggior numero di alunni. In Bolivia, la diocesi di Bergamo doterà il collegio “Marien Garten” per la formazione tecnico-professionale di nuovi laboratori con l’obiettivo di facilitare l’avviamento al lavoro. La nuova struttura sarà dedicata a mons. Eugenio Scarpellini, missionario e già direttore del collegio. Punta alla formazione professionale anche il progetto promosso in Guinea Bissau dai Giuseppini del Murialdo che rinnoveranno i laboratori del Cifap di Bissau, promuoveranno l’aggiornamento del corpo docente e attiveranno nuovi corsi di meccanica, idraulica, edilizia, saldatura e informatica.
Nell’ambito delle attività educative e culturali, la diocesi di Verona ristrutturerà in Brasile un edificio messo a disposizione dell’Associação Amigos de Nazaré do Pico che dal 2017 porta avanti iniziative di valorizzazione della storia e della cultura locali. Grazie al progetto, una sessantina di bambini e adolescenti residenti nel distretto di Nazaré do Pico potranno frequentare laboratori di introduzione alla musica strumentale, al canto e alla danza popolare. In Paraguay, le Figlie della Misericordia del Terzo Ordine Regolare di San Francesco realizzeranno “El tinglado”, un luogo dove svolgere attività sportive e ricreative all’interno del Centro di promozione sociale di Itagua.
In Burkina Faso, la diocesi di Manga costruirà una sala polivalente per favorire – con il supporto di 50 educatori – la socializzazione, il reinserimento sociale e l’accompagnamento di 250 detenuti.