Sant’Agostino: mons. Aloise (Rossano-Cariati), “in lui abbiamo l’opportunità di guardarci con le nostre fragilità”

“Agostino a tutt’oggi è estremamente attuale, in lui abbiamo l’opportunità di guardarci con le nostre fragilità e imperfezioni che sono state pure le sue. Quella di Agostino è stata una ricerca continua e profonda”. Lo ha detto, ieri, l’arcivescovo di Rossano-Cariati, mons. Maurizio Aloise, nel corso dell’omelia in occasione della memoria del santo di Ippona.
Il presule, ripercorrendo la vita di Agostino, ha messo in risalto come sia stata “la Parola a trasformare la sua vita” e ha indicato quale esempio Santa Monica “per le tante mamme che si impegnano ad educare i propri figli”.
Riguardo ancora alla nota espressione “Tardi t’amai” mons. Aloise ha ribadito come significhi che “per tutti c’è ancora una possibilità”, piuttosto che intenderla “che non ci sia più tempo”.
La concelebrazione eucaristica è stata organizzata dalla comunità delle Monache Agostiniane di Rossano presso la chiesa di Santa Maria del Patìre, nelle vicinanze del loro monastero sulla collina rossanese.
Alla fine della messa è stata distribuita la preghiera delle vocazioni agostiniane composta dalle stesse Monache, poi recitata coralmente. Durante la novena sempre le Monache hanno curato momenti di preghiera, raggiungendo anche laici e sacerdoti nelle loro case con messaggi audio a mo’ di catechesi proprio in preparazione alla festa di sant’Agostino e di santa Monica.
Al termine, la superiora suor Maria Lucia Solera, dopo aver ringraziato il vescovo, il clero diocesano intervenuto e i tanti fedeli e gli amici del monastero, ha invitato tutti a pregare per le vocazioni.

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