“In questi anni Lei ha messo a disposizione di tutti noi la vera sapienza, ma anche la vera umanità, affinché il buio si potesse trasformare in luce; la disperazione in speranza; la distruzione in rinascita”. Con queste parole il sindaco di L’Aquila, Pierluigi Biondi, ha salutato il card. Giuseppe Petrocchi, ieri sera, al termine della messa stazionale di apertura della Porta Santa in occasione della 730ma Perdonanza celestiniana. Dopo 11 anni di servizio episcopale il cardinale Petrocchi, ora arcivescovo emerito di L’Aquila, ha lasciato per sopraggiunti limiti di età al nuovo arcivescovo, mons. Antonio D’Angelo. “Appena nominato vescovo dell’Aquila Lei ha reso omaggio al sacrario delle 309 vittime del 6 aprile 2009. Abbracciando loro con la preghiera, ha abbracciato la nostra comunità, ha fatto Suo il nostro dolore, ci ha accolti nel Suo cuore come un Padre” ha ricordato il sindaco. È stato, quello di Biondi, un saluto che ha ripercorso i momenti salienti della vita del capoluogo abruzzese: “Lei, Padre ci ha aiutato ad attraversare il sentimento dolente che ci bloccava, trasformandolo in memoria amorevole per una rinascita effettuale, che in questi anni abbiamo portato avanti convintamente, consapevoli della Sua benevola comprensione. La Croce non è solo pezzi di legno combinati tra di loro, la Croce è l’umanità di Cristo, la vulnerabilità del figlio di Dio per riscattarci dai nostri peccati”. Il sindaco ha poi aggiunto: Iin questi anni Lei ci ha insegnato che la nostra sofferenza poteva diventare fonte di speranza e finalmente i nostri occhi velati di tristezza sono tornati a illuminarsi di fiducia verso il futuro, nel rispetto e nel nome di chi ha visto la propria vita sacrificata sotto le macerie. Padre, Lei è stato il nostro dono pastorale anche per aver accolto nel Suo cuore e aver condiviso con noi la devozione per Papa Celestino V. Con le Sue riflessioni ha ridato lucentezza alla figura di Celestino, autentico testimone del Vangelo, uomo misericordioso, accogliente con gli umili e i bisognosi. Ha contribuito a farci rileggere la Bolla del Perdono nella sua grandezza valoriale e nella sua incredibile attualità”. Attualità che si è concretizzata in “quel dono meraviglioso e tanto desiderato come la partecipazione di Papa Francesco alla Perdonanza celestiniana, nel nome della misericordia, della riconciliazione e della Pace”. Per questo motivo il sindaco ha annunciato in conferimento del Premio del Perdono al card. Petrocchi, “nostro Padre per sempre”.