Ucraina: Khush (Save the Children), “negli attacchi di ieri feriti anche bambini. Istruzione e sanità a rischio a causa dei bombardamenti”

(Foto Save the Children)

“Centinaia di droni e missili hanno colpito l’Ucraina nelle ultime ore, e almeno quattro bambini sono rimasti feriti negli attacchi, secondo quanto riferito a livello locale”. Lo dichiara Sonia Khush, direttrice di Save the Children Ucraina, commentando i violenti attacchi di ieri nel Paese. “La sirena delle bombe è suonata alle sei del mattino ieri e subito dopo le esplosioni hanno iniziato a scuotere il cielo sopra Kiev. Ho perso il conto delle esplosioni mentre le finestre e le pareti del mio appartamento hanno iniziato a tremare e ho dovuto correre subito ai ripari, come hanno fatto milioni di bambini e le loro famiglie. Scantinati umidi e freddi, cantine e stazioni della metropolitana: i bambini hanno dovuto sopportare condizioni difficili, insieme a un’immensa paura e angoscia, mentre l’allarme aereo è durato quasi dieci ore”, aggiunge, evidenziando che “in tutto il Paese, intere città rimangono senza forniture stabili di elettricità e acqua. I generatori di benzina sono stati attivati per le strade e persino infrastrutture critiche come gli ospedali pediatrici sono passati a fonti di energia alternative e hanno limitato le loro operazioni a causa dei blackout di emergenza. Tra una settimana inizia l’anno scolastico e quasi un milione di bambini ucraini, che dovranno affidarsi all’educazione a distanza, rischiano di trovarsi di fronte nuovi ostacoli e di rimanere ancora più indietro negli studi”. Proprio oggi Save the Children pubblica il rapporto di Save the Children “I want a peaceful sky. Education and children’s wellbeing in wartime Ukraine”.
“L’esatta portata dei danni alle infrastrutture energetiche non è chiara, ma si ritiene che siano estesi e, al momento, non è stata fornita alcuna tempistica per il completo ripristino delle forniture di energia. Gli attacchi contro le infrastrutture energetiche sono proibiti dalle regole della guerra e sono inaccettabili, poiché privano milioni di bambini in tutta l’Ucraina dell’assistenza sanitaria e dell’istruzione”, la denuncia Khush.
“Chiediamo che tutte le parti in conflitto si impegnino a rispettare gli obblighi previsti dal diritto umanitario internazionale e garantiscano che i bambini, le loro famiglie e le infrastrutture civili essenziali siano sempre protette”, conclude.

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