“Il suo impegno come cappellano laico, proprio in un posto disumano come il braccio della morte, è testimonianza viva e appassionata alla scuola della misericordia infinita di Dio”. Lo scrive il Papa, nella prefazione al volume “Un cristiano nel braccio della morte. Il mio impegno a fianco dei condannati” (Libreria Editrice Vaticana), di Dale Recinella, disponibile da oggi in libreria. Francesco ribadisce inoltre che “la pena di morte non è in alcun modo la soluzione di fronte alla violenza che può colpire persone innocenti. Proprio il Giubileo dovrebbe impegnare tutti credenti per chiedere con voce univoca l’abolizione della pena di morte”. Un’esperienza spirituale fortissima, quella dell’autore del libro, che ha stravolto la sua esistenza passando dal mondo della finanza al mondo del carcere. Dale Recinella era un avvocato di successo, maneggiava milioni di dollari a Wall Street per conto di facoltosi clienti. Ha deciso di cambiare tutto, seguendo il consiglio del suo parroco: “Vedere il mondo come lo vede Dio”. Per una serie di rocambolesche vicende, Recinella arriva un giorno davanti alla Florida State Prison con il compito di diventare l’accompagnatore spirituale di un condannato a morte. Da quel giorno sono decine i carcerati destinati al patibolo per mano dello Stato cui Recinella è stato accanto, vincendo ostracismi sociali, critiche personali e perbenismi moralistici.