“Questo santuario è una palestra di vita, un luogo dove cercare Dio per giungere alla terra promessa e per essere aiutati a dare il meglio di noi”. Lo ha detto ieri a Paravati di Mileto (Vv) mons. Attilio Nostro, vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, nell’omelia della messa presieduta in occasione dell’elevazione a santuario diocesano della chiesa “Cuore Immacolato di Maria”, nei luoghi dove è vissuta e ha operato la mistica Natuzza Evolo. L’elevazione a santuario è arrivata a 100 anni dalla nascita della mistica. “Ho voluto con forza che questa chiesa consacrata da poco – ha affermato il presule – fosse il prima possibile elevata alla dignità di santuario”, perché “deve risuonare chiaro nel nostro cuore il messaggio che non siamo soli, orfani, figli di nessuno. Siamo, al contrario, figli di Dio, eletti, amati. Figli per i quali Dio ha dato Gesù, per i quali Maria ha consegnato suo figlio”. Mons. Nostro, che ha richiamato il servizio alla Chiesa reso da Evolo, ha esortato affinché “in questo santuario risuoni forte l’appello al Cuore di Maria, affinché ci renda coscienti del suo amore e ci conduca al cuore di Dio”. Difatti, ha chiosato mons. Nostro, “non di giudizi sferzanti, non di guerre, non di possesso ha bisogno il mondo, ma di vedere Dio presente nelle nostre azioni, nelle nostre scelte, nelle nostre parole”. Perché “il vero potere non è comandare sugli altri, ma su se stessi”. Da qui l’invito ai presenti, giunti da tutta la Calabria: “I nostri passi si muovano verso questo santuario, per arrivare alla salvezza, per ritrovare i nostri padri, la nostra mamma, nostro fratello, per essere abitati, come vero santuario di Dio, dallo Spirito Santo”.