L’Associazione “Torniamo umani” ha organizzato, per lunedì 26 agosto, l’incontro su “L’inclusione è qualcosa che si fa insieme”, allo scopo di sensibilizzare e animare il territorio di Stornara sui temi dell’immigrazione e dell’inclusione. “La storia ci insegna – sottolinea Papa Francesco nel Messaggio per la 108ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato – che il contributo dei migranti e dei rifugiati è stato fondamentale per la crescita sociale ed economica delle nostre società. E lo è anche oggi. (…) Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati – continua il Pontefice – significa anche riconoscere e valorizzare quanto ciascuno di loro può apportare al processo di costruzione. (…) Il loro lavoro, la loro capacità di sacrificio, la loro giovinezza e il loro entusiasmo arricchiscono le comunità che li accolgono. Ma questo contributo potrebbe essere assai più grande se valorizzato e sostenuto attraverso programmi mirati. Si tratta di un potenziale enorme, pronto ad esprimersi, se solo gliene viene offerta la possibilità”, in quanto “Nessuno dev’essere escluso”. “Queste le parole che hanno ispirato l’Associazione nell’organizzare l’iniziativa – dichiara il diacono Vito D’Aniello, presidente dell’Associazione – affinché Stornara diventi sempre più un paese accogliente, come conferma la presenza di tanti nostri fratelli migranti”. All’evento parteciperanno i padri comboniani dell’Associazione “Black and White” di Castel Volturno.
La giornata sarà dedicata all’accoglienza, all’inclusione, alla gioia di stare insieme. La mattina sarà dedicata ai più piccoli con i giochi e i laboratori animati dall’Azione Cattolica di Carapelle e dall’Ufficio Migrantes diocesano di Cerignola-Ascoli Satriano, guidato da don Claudio Barboni. Al termine dei giochi ci sarà la celebrazione della santa messa. Nel pomeriggio, alle ore 17, nel centro polifunzionale di Stornara, si terrà una tavola rotonda sull’immigrazione e sulle esperienze vissute nell’ambito dell’accoglienza. Al dibattito parteciperanno, con il diacono D’Aniello, il sindaco di Stornara Roberto Nigro, il direttore della Caritas diocesana, don Pasquale Cotugno, la psicologa e psicoterapeuta Rubina D’Errico, i padri missionari comboniani Daniele Moschetti, Filippo Ivardi Ganapini, Simone Parimbelli, missionario comboniano laico, Appia Kwasi, mediatore culturale ghanese. Le conclusioni saranno affidate a don Sergio Di Giovine, parroco della chiesa di San Rocco.
“Organizzare questi eventi in un territorio come Stornara è di vitale importanza – dichiara don Cotugno – in quanto, oltre ad essere di estrema attualità, si rivelano preziosi per creare consapevolezza nella comunità: solo creando processi reali di integrazione si potrà costruire una società dove tutti si sentono corresponsabili, eliminando ogni differenza e disuguaglianza”. Il dibattito anticiperà la proiezione del film “Io Capitano” di Matteo Garrone, le cui immagini raccontano il difficile viaggio intrapreso da due giovani africani per raggiungere l’Europa.