Si conosceranno martedì 27 agosto i tre finalisti in corsa per l’edizione 2024 del Premio per i diritti umani Václav Havel: quel giorno a Praga la giuria, presieduta dal presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Apce), dovrà vagliare le candidature pervenute per identificare i tre individui o organizzazioni che abbiano “intrapreso un’azione eccezionale in difesa dei diritti umani”. I tre soggetti saranno invitati a Strasburgo dove, in occasione dell’apertura dell’Apce, lunedì 30 settembre, verrà annunciato il vincitore del premio 2024. Si terrà poi a Praga, mercoledì 2 ottobre, il consueto evento in onore del vincitore del premio. Tra coloro che sono stati insigniti con questo riconoscimento, Vladimir Kara-Murza, figura di spicco della società civile russa, che è stato liberato in occasione del recente scambio di prigionieri tra Russia e Usa. Nel 2023 era stato il difensore per i diritti umani Osman Kavala, a ricevere il premio: era stata la moglie a Strasburgo a leggere una lettera di Kavala dal carcere turco in cui si trova tuttora, essendo stato condannato all’ergastolo nel settembre 2023. Il premio, che consiste in una somma di 60.000 euro, un trofeo e un diploma, è stato istituito nel 2013; viene assegnato ogni anno dall’Apce, in collaborazione con la Biblioteca Václav Havel e la Fondazione Charta 77, con il supporto del Governo ceco.